La sacroileite è un’infiammazione che interessa l’articolazione sacro-iliaca del bacino di un lato (monolaterale) o di entrambi (bilaterale). Può essere acuta, con durata di circa due settimane, oppure può automantenersi nel tempo con recidive ed in tal caso è cronica.
L’ articolazione sacro-iliaca ammortizza il peso della colonna vertebrale trasmettendolo agli arti inferiori.
La diagnosi di sacro-ileite, seppur sia un’ infiammazione piuttosto frequente, purtroppo è spesso tardiva e viene confusa con la lombalgia da ernia discale, con la sciatica o con la sindrome del piriforme.
Il sintomo principale è il dolore. Esso è profondo, mal delimitabile, a partenza lombare e fino alla coscia senza superare il ginocchio (sciatica mozza). Il dolore è spesso notturno e risveglia il paziente, costringendolo ad alzarsi per muoversi un pò con discreto miglioramento. Può essere evocato dal medico con la digitopressione per valutarne il grado d’interessamento e migliorare la diagnosi.
Nella fase cronica il dolore può essere meno intenso, ma compare una riduzione dell’elasticità della colonna lombare con difficoltà alla flessione.
La terapia è sostanzialmente farmacologica (antinfiammatori, miorilassanti locali), mesoterapica e/o fisioterapica. Con la terapia manuale di mobilizzazione, infatti, si migliora l’elasticità della sacroliaca e della regione lombosacrale. Possono essere associate, a seconda del caso in esame, anche terapie fisiche antinfiammatorie come laser, ultrasuoni, tecarterapia.