Farmaci


L’artrosi è indubbiamente la patologia articolare più diffusa: ne sono affetti milioni di persone di entrambi i sessi, già a partire dai 35-40 anni e in modo sempre più significativo man mano che l’età avanza. È pertanto un problema di salute globale.

La sua insorgenza è primariamente legata all’invecchiamento dei tessuti articolari e, in particolare, della cartilagine, che con il tempo diventa meno idratata ed elastica, assottigliandosi progressivamente ed in concomitanza con una riduzione dello spazio articolare.

Tutte le articolazioni possono essere interessate dall’artrosi, ma in genere a soffrirne in via preferenziale e più precocemente sono quelle sottoposte ai carichi e agli stress maggiori e/o utilizzate più intensamente nella vita quotidiana, anche in relazione all’attività (sport, abitudini e lavoro svolto). Tipiche sedi di artrosi sono la colonna vertebrale, l’anca, il ginocchio, il polso, le dita e le mani.

L’artrosi si manifesta tipicamente con dolore (più intenso durante o dopo l’uso dell’articolazione), difficoltà di movimento, gonfiore, rigidità articolare (presente soprattutto nella prima mezz’ora dopo il risveglio o dopo prolungata immobilità) e comparsa di scrosci articolari durante il movimento.

Il trattamento “non farmacologico”, mediante fisioterapia e terapie fisiche, costituisce un presidio terapeutico di fondamentale importanza, in particolare per l’osteoartrosi della colonna, del ginocchio e dell’anca.

Per quanto riguarda invece la terapia farmacologica (utile non da sola ma in associazione alla succitata fisioterapia) il paracetamolo sembra al momento essere il farmaco da preferirsi. Somministrato a varie dosi (fino a 4 g/die) può essere efficace, nel breve termine, al pari dei FANS, in alcuni pazienti affetti da osteoartrosi con dolore lieve o moderato. Le linee guida dell’American College of Rheumatology per il trattamento dell’osteoartrosi dell’anca e del ginocchio lo indicano infatti quale farmaco di prima scelta per il buon rapporto costo/beneficio.