I fisiatri sono i medici “del funzionamento della persona”; lo scopo della Medicina fisica e riabilitativa è aiutare chi soffre di limitazioni delle normali attività quotidiane a causa di disturbi o malattie a recuperare il maggior grado di autonomia e funzionalità.
Una volta chiarito che il fisiatra non è un ortopedico e ha delle funzioni proprie e precise, sorge la domanda: quando occorre rivolgersi al fisiatra?

  • Disabilità di origine muscolo scheletrica (artrosi, traumi scheletrici, tendinopatie, osteoporosi, fibromialgia, lombalgie, cervicalgie);
  • Disabilità di origine neurologica (ictus, malattia di Parkinson, sclerosi multipla, traumi cranioencefalici, lesioni del midollo spinale, paralisi cerebrali infantili, malattie neurodegenerative);
  • Disabilità dovuta a condizioni dolorose di diversa origine;
  • Disabilità di origine respiratoria (broncopatie croniche, fibrosi cistica);
  • Disabilità di origine cardiaca (esiti di infarto cardiaco, scompenso);
  • Disabilità dovuta all’invecchiamento fisiologico;
  • Disabilità dovuta a tumore o a esiti delle cure per tumore.

Chiarito questo, risulta facile capire che il fisiatra non cura la malattia di una persona, ma ‘la persona che ha una malattia‘ e che per questo soffre di una limitazione funzionale; tiene conto non solo degli aspetti biologici, ma anche di quelli personali, sociali e psico-relazionali.